"Quando ho iniziato a plasmare questi quattro moduli, sentivo l'esigenza di andare oltre la bidimensionalità della tela, di dare tridimensionalità alle mie emozioni, ai miei concetti. Volevo che l'opera non fosse solo da guardare, ma con cui interagire, un oggetto cinetico che muta con la luce, con il movimento di chi lo osserva.
Ogni modulo è un pezzo di un puzzle più grande, un'entità singola che contribuisce all'armonia dell'insieme. Le estroflessioni sono come un respiro, un'espansione dello spazio che cattura l'occhio e invita a una riflessione più profonda.
Il bianco e il rosso si alternano, creando un contrasto cromatico che evoca dualità, forze opposte che si attraggono e si respingono. Il bianco è purezza, silenzio, il punto di partenza da cui tutto ha origine. Il rosso è passione, energia, l'impulso che mi spinge a creare.
La superficie è liscia, quasi uno specchio che riflette l'ambiente circostante, inglobando lo spettatore nell'opera stessa. Volevo che chi guarda si sentisse parte di questo gioco di luci e ombre, che diventasse un elemento attivo, un co-creatore di significato.
L'opera muta con il variare della luce, con il punto di osservazione. Le ombre si allungano, si accorciano, creando nuove forme, nuove prospettive. È un continuo divenire, proprio come la vita, come le emozioni che ci attraversano.
Questo polittico è un po' come un diario tridimensionale, un racconto di un percorso interiore in cui spazio, colore e movimento si fondono in un'unica entità espressiva. Spero che chi lo osserva possa sentire la stessa emozione che ho provato nel realizzarlo, che possa lasciarsi trasportare in un mondo di sensazioni intense e contrastanti. Perché l'arte, per me, è soprattutto emozione, condivisione, un modo per connetterci con gli altri e con noi stessi."
polittico di estroflessioni costituito da 4 moduli ognuno di cm. 40x40